Quando si parla di investimenti, che siano in criptovalute, azioni o altri strumenti finanziari, è importante considerare anche l’aspetto fiscale.
Spesso, gli investitori si concentrano esclusivamente sul rendimento dei propri investimenti senza prestare troppa attenzione alla fiscalità.
Ma è proprio qui che entra in gioco una strategia avanzata ma relativamente semplice da adottare: il tax loss harvesting (in italiano “differimento delle perdite” ma leggilo come “ottimizzazione fiscale”), una tecnica che permette di ridurre le tasse compensando plusvalenze e minusvalenze.
Con il Tax Loss Harvesting, puoi ottimizzare le imposte da pagare vendendo investimenti in perdita e utilizzando queste perdite per bilanciare i guadagni di altri investimenti.
Questa pratica si integra perfettamente all’interno dell’ampio concetto di ottimizzazione fiscale, ovvero l’arte di minimizzare il pagamento delle tasse in modo legale e strategico.
In questo articolo esploreremo tutto quello che devi sapere sul Tax Loss Harvesting, con esempi pratici e senza scorciatoie che potrebbero farti diventare “fuorilegge”
Che Cos’è il Tax Loss Harvesting?
In parole semplici, il Tax Loss Harvesting è una strategia di ottimizzazione fiscale applicata agli investimenti di natura finanziaria.
Consiste nel vendere asset – ad esempio, azioni, criptovalute o NFT – che hanno perso valore rispetto al loro prezzo di acquisto. La perdita viene poi “raccolta” e utilizzata per compensare i guadagni realizzati da altri investimenti della stessa “natura”, per ridurre il carico fiscale.
Ecco un esempio pratico:
- Hai acquistato 1 Bitcoin a 50.000€ e successivamente lo vendi a 30.000€. Hai così registrato una perdita di 20.000€.
- Nello stesso anno fiscale, hai una posizione aperta su un’altra criptoattività con 15.000 euro di plusvalenza latente.
- Applicando il Tax Loss Harvesting potrai realizzare la plusvalenza di 15.000 € e quindi compensare la perdita di 20.000€. Il risultato netto è una perdita fiscale di 5.000€, senza dover pagare tasse sulle plusvalenze dell’anno fiscale considerato.
Questa strategia è particolarmente utile per gestire in modo strategico un portafoglio diversificato e abbattere il carico fiscale senza infrangere la legge.
Importanza dell’Ottimizzazione Fiscale
L’ottimizzazione fiscale è il pilastro su cui si fonda una gestione patrimoniale intelligente. Applicare strategie come il Tax Loss Harvesting non significa commettere evasione o elusione fiscale, ma semplicemente sfruttare le leggi vigenti per ridurre il carico fiscale, pianificando in modo strategico le tue mosse.
Perché è importante l’ottimizzazione fiscale dei propri investimenti?
- Uso delle minusvalenze: Puoi utilizzare le perdite di un investimento non redditizio per ridurre l’imposizione fiscale su quello redditizio.
- Gestione strategica delle transazioni: Non tutte le operazioni di compravendita di criptoattività generano obblighi fiscali (ovvero sono “fiscalmente rilevanti”). Sapere quali transazioni sono rilevanti o irrilevanti a fini fiscali ti permette di agire con cognizione di causa.
- Conoscenza delle normative nazionali: In Italia, ad esempio, le perdite registrate su strumenti finanziari di tipo diverso (criptoattività e NFT da una parte e azioni e derivati dall’altro) non sono compensabili tra loro. C
L’ottimizzazione fiscale NON è un’alternativa agli utili da investimento, ma un complemento che permette di massimizzare il rendimento netto delle tue operazioni finanziarie.
Tax Loss Harvesting: Come Funziona con le Criptovalute?
Le criptovalute rappresentano un mercato unico quando si parla di tassazione perchè l’ordinamento italiano ha previsto proprio una fattispecie reddituale differente che prevede che tutte le minusvalenze o le plusvalenze da criptoattività confluiscano nel modello RTII sezione B (mentre azioni, cfd e derivati anche di criptoattività confluiscono nel modello RTII sezione A.
Scambi Fiscalmente Rilevanti e Irrilevanti
Prima di poter ottimizzare la propria posizione fiscale è necessario capire quali transazioni sono fiscalmente rilevanti e quali non lo sono:
- Conversione crypto-fiat (es. Bitcoin in euro): Questa tipologia di scambio è sempre fiscalmente rilevante. Per il fisco italiano, l’uscita da un sistema decentralizzato (crypto) a uno centralizzato (fiat) rappresenta un evento fiscalmente rilevante.
- Scambi cripto-cripto (es. Bitcoin in Ethereum) aventi medesime caratteristiche e funzioni economiche: questi scambi NON sono fiscalmente rilevanti se entrambe le criptovalute svolgono funzioni economiche simili (es. Bitcoin e Ethereum);
- Conversioni vs stablecoin EMT (es. Crypto-USDC): Convertire criptovalute in stablecoin come USDC-EURC è considerato fiscalmente rilevante. Al momento gli scambi Crypto <-> USDC (o EUROC) sono fiscalmente rilevanti dal 1° Luglio 2024 ovvero da quando l’emittente (Circle) ha ottenuto ufficialmente la licenza necessaria per classificare le proprie stablecoin come EMT (E-Money Token).
Metodo LIFO per il Calcolo Fiscale: Come Funziona e Perché è Fondamentale
Il metodo LIFO (Last In, First Out), è l’unico metodo previsto dalla normativa fiscale italiana per il calcolo delle plusvalenze di natura finanziaria (quelle che confluiscono nel quadro RT per semplificare).
E’ una modalità di valutazione basata sull’idea che le unità dell’asset acquistate per ultime siano quelle vendute per prime. Questo approccio può influire significativamente sulla determinazione di plusvalenze e minusvalenze, modificando il peso fiscale che un investitore deve sostenere in seguito alla vendita.
Cos’è il Metodo LIFO?
Come suggerisce il nome Last In, First Out (Ultimo Entrato, Primo Uscito), il metodo implica che, quando decidi di vendere una parte del tuo investimento (ad esempio di una criptovaluta), vengono considerate vendute per prime le unità acquistate più di recente. Questo metodo influisce direttamente sul calcolo del costo di acquisto delle unità vendute e, quindi, sulle eventuali plusvalenze (guadagni) o minusvalenze (perdite).
Esempio:
- Acquisti 1 Bitcoin a 10.000 €
- Acquisti 1 Bitcoin a 30.000 €
- Vendi 1 Bitcoin a 40.000 €.
Con il metodo LIFO, si calcolerà che hai venduto il Bitcoin acquistato più recentemente (a 30.000€), generando una plusvalenza di 10.000€ per quella vendita anche se il Prezzo Medio di Carico (PMC) in quiel momento sarebbe di 20.000 € a livello fiscale la quantità venduta è stata acquistata a 30.000 € ed è l’unica informazione rilevante ai fini fiscali.
Per questo motivo Moneyviz ha predisposto un report (disponibile nell’abbonamento di tipo SERVITO) che consente di avere sempre accesso al costo di acquisto LIFO di tutte le posizioni aperte così da evitare calcoli errati basandosi sul Prezzo Medio di Carico (che è quello che spesso ci viene mostrato dagli intermediari)
Come applicare Correttamente il Tax Loss Harvesting alle Tue Criptovalute?
Ecco 3 consigli pratici per applicare questa strategia in modo consapevole e massimizzare i benefici fiscali.
1. Fai una Pulizia Strategica del Portafoglio
Se il tuo portafoglio contiene criptovalute o NFT che hanno perso una significativa parte del loro valore e non prevedi una loro ripresa nel breve termine, è il momento di agire. Invece di lasciarli inattivi nel wallet, puoi valutare di vendere questi asset in perdita per generare minusvalenze compensabili.
Le minusvalenze potranno essere utilizzate per ridurre o azzerare il carico fiscale sulle plusvalenze generate da altre operazioni. Questo non solo ti consente di ottimizzare il carico fiscale nell’anno corrente, ma ti aiuta anche a ristrutturare il tuo portafoglio, liberandoti di asset “deboli” per reinvestire in posizioni più promettenti.
Esempio pratico:
Hai acquistato una criptovaluta alternativa (altcoin) per 5.000€, ma il suo valore è sceso drasticamente a 500€. Vendendola ora, registrerai una perdita di 4.500€ da utilizzare per compensare gli eventuali guadagni ottenuti dalla vendita di criptovalute che hanno invece performato meglio.
2. Riduci il Carico Fiscale su Operazioni Redditizie
Se hai acquistato criptoattività durante un bull market (ad esempio nel 2020-2021) e poi hai visto il loro valore crollare, puoi sfruttare questa volatilità a tuo vantaggio. Vendendo gli asset che hanno perso valore, puoi generare le perdite necessarie per compensare guadagni generati da operazioni redditizie.
Esempio pratico:
- Durante i mesi di euforia del mercato, hai acquistato Bitcoin a 60.000€. Nel 2022 il prezzo è sceso a 20.000€. Nonostante la perdita, vendendo il Bitcoin a questo prezzo registri una minusvalenza fiscale significativa. Puoi quindi utilizzarla per compensare le plusvalenze ottenute eventualmente da altre criptovalute (ad esempio Ethereum o Altcoin) o da altri investimenti.
3. Pianifica le Operazioni entro la Scadenza Fiscale
Uno degli aspetti più importanti del Tax Loss Harvesting è il tempismo. Per il Fisco le perdite devono essere registrate e dichiarate nello stesso anno fiscale in cui si vogliono utilizzare per compensare le plusvalenze . Questo significa che hai una finestra temporale limitata per agire che scade il 31 Dicembre di ogni anno.
Per garantire che le perdite siano valide dal punto di vista fiscale, pianifica con attenzione tutte le operazioni di vendita verificando che le transazioni che stai andando ad effettuare siano effettivamente fiscalmente rilevanti (ad esempio evita di scambiare criptoattività con USDT pensando di aver generato una plusvalenza o minusvalenza perchè gli scambi verso USDT non sono mai fiscalmente rilevanti).
Fai una revisione completa del tuo portafoglio nelle settimane precedenti la fine dell’anno fiscale per identificare gli asset che vuoi liquidare ed effettua le tue operazioni prima della scadenza.
Moneyviz ti consente di semplificare questo processo perchè puoi simulare delle vendite – prima di effettuarle – ed essere sicuro di vedere il risultato in termini fiscali atteso.
Esempio pratico:
Hai una criptovaluta che ha perso il 90% del suo valore. Sai di aver realizzato plusvalenze importanti in altre operazioni durante lo stesso anno. Vendendo questa crypto entro il 31 Dicembre, puoi generare una perdita fiscale compensabile, abbattendo il carico fiscale sulle tue plusvalenze
Cosa Evitare: Errori Comuni
1. Riacquisto Immediato
Vendere e riacquistare lo stesso asset a una distanza temporale minima potrebbe essere interpretato come elusione fiscale. Assicurati che ci siano motivazioni economiche reali per ogni operazione.
2. Documentazione Inaccurata
Mantenere traccia di ogni transazione è fondamentale. Utilizza software specializzati per il mercato italiano – come Moneyviz – che tracciano tutte le operazioni in modo automatico e sono in grado in modo automatico e senza errori di identificare le transazioni fiscalmente rilevanti.
3. Ignorare la normativa
In Italia, plusvalenze e minusvalenze tra strumenti diversi non sono compensabili. Non puoi compensare minusvalenze di azioni con plusvalenze da criptoattività così come non puoi compensare plusvalenze generate attraverso derivati crypto con minusvalenze da criptoattività.
FAQ: Domande Frequenti su Tax Loss Harvesting e Ottimizzazione Fiscale
1. Cos’è il tax loss harvesting?
Il tax loss harvesting è una strategia finanziaria che consiste nel vendere asset in perdita per compensare le plusvalenze, riducendo così le tasse.
2. Quando uno scambio di criptovalute è fiscalmente rilevante?
Uno scambio è fiscalmente rilevante quando involve la conversione in valuta fiat (ad esempio euro) o asset con diversa funzione economica (es. CRYPTO <-> NFT, CRYPTO <-> EMT)
3. Posso riacquistare un asset venduto per il tax loss harvesting?
Sì, ma solo dopo un intervallo di tempo ragionevole. Riacquisti immediati possono essere considerati elusione fiscale.
4. Qual è il miglior strumento per calcolare le minusvalenze?
Software specifici per il mercato italiano come Moneyviz, che tracciano le operazioni e calcolano automaticamente la corretta rilevanza fiscale.
5. Il tax loss harvesting è legale?
Assolutamente sì, finché viene eseguito rispettando le normative fiscali in vigore.