Le piattaforme di trading online estero vengono scelte da sempre più contribuenti italiani per via di alcuni vantaggi:

  • commissioni molto basse o azzerate;
  • acquisto frazionario di azioni e altri strumenti finanziari;
  • accesso facile a criptovalute, cfd ed altri strumenti finanziari più complicati da acquistare attraverso l’Home Banking tradizionale.

E’ possibile non dichiarare il conto trading estero ?

Quello che coglie impreparati molti contribuenti è l’obbligo di dichiarare qualsiasi conto estero. Questo perchè molti articoli o utenti che leggono in maniera sommaria le istruzioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate che riassumiamo nell’infografica seguente

Estratto dalle istruzioni per la compilazione del Quadro RW – Agenzia delle entrate Febbraio 2021

Un conto trading NON è un conto corrente bancario e quindi non c’è alcun esonero perchè rientra in quello che l’Agenzia delle entrate definisce come “attività estere di natura finanziaria” e va sempre dichiarato.

Molti utenti a questo punto ci domandano se è obbligatorio dichiararlo anche se non sono state fatte operazioni (compravendite) e se quindi si può essere esonerati da qualsiasi obbligo perchè non bisognerebbe pagare alcun genere di imposta.

L’Agenzia delle entrate prevede l’obbligo del monitoraggio che è slegato dall’obbligo per il contribuente di versare le imposte eventualmente dovute o l’IVAFE (Imposta sulle Attività Finanziarie detenute all’estero)

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L’obbligo di dichiarare il proprio conto trading è diverso dall’eventuale pagamento delle imposte dovute

Non ci sono eccezioni per il contribuente italiano che vuole essere in regola con il Fisco. Il conto trading presso un intermediario estero va sempre dichiarato.

L’obbligo di monitoraggio (previsto dal quadro RW) impone al contribuente la dichiarazione in qualsiasi caso anche in mancanza di redditi imponibili soggetti a imposta.

Quali sono le sanzioni in caso di omessa dichiarazione di un conto trading estero ?

Abbiamo visto che ci sono due obblighi per il contribuente:

  • Ottemperare al monitoraggio fiscale (quadro RW) con, se previsto, pagamento dell’IVAFE;
  • Versare le imposte dovute sulle eventuali plusvalenze generate;

Poichè ci sono due obblighi sono previste anche due diverse tipologie di sanzioni:

In caso di conto estero, con esclusivamente un deposito, si pagheranno soltanto le sanzioni per il mancato monitoraggio fiscale.

In caso di conto estero, con almeno una transazione, si pagheranno le sanzioni sia per il mancato monitoraggio fiscale sia per le mancate imposte versate sulle plusvalenze generate.

Come abbiamo visto nell’infografica le sanzioni possono essere molto pesanti anche in caso di importi esigui: nel caso che abbiamo ipotizzato con 5.000 euro di giacenza media e 100 euro di plusvalenze realizzate le sanzioni minime (senza interessi) andrebbero da un minimo di 321 € ad un massimo di 876 €

Per questo motivo è consigliato utilizzare un software per la rendicontazione fiscale dei tuoi conti trading e/o crypto, come Moneyviz, che ti consente di metterti in regola in modo semplice e sicuro.

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Informazioni Verificate

Gabriele Del Mese

Imprenditore e Investitore

Si occupa di validazione e backtest di sistemi per società operanti nel settore del trading e degli investimenti e collabora con Multinazionali e Startup nell’ambito di progetti ad alto contenuto tecnologico.

Cofondatore di Moneyviz ed Amministratore
E’ il responsabile dello sviluppo tecnologico e della Customer Success.

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Vincenzo Pone

Dottore Commercialista e Revisore dei Conti

Specializzato in Contabilità e Fiscalità Nazionale ed Internazionale degli strumenti finanziari.
Si occupa di consulenza Economico-Finanziaria per Holding Finanziarie.

CoFondatore di Moneyviz
In Moneyviz è il supervisore delle elaborazioni dei conti in regime dichiarativo.

Categorie: tasse