
Rivalutazione Crypto 2025: conviene davvero pagare oggi il 18%?
Guida pratica, norme e casi d’uso
Risposta breve: la rivalutazione delle criptoattività al 18% ti permette di fissare come nuovo costo fiscale il valore delle cripto al 1° gennaio 2025. Conviene quando il valore attuale è molto superiore al prezzo medio di carico (≈ 3,5× con aliquota futura al 26%, o ≈2,2× con il 33%) oppure se non riesci più a provare i costi storici. Non è un condono: prima bisogna essere in regola con le dichiarazioni pregresse
In sintesi: è un’opzione volontaria utile per chi ha forti plusvalenze latenti o dati incompleti. Una scelta errata può costare migliaia di euro in più di tasse o rendere inutilizzabili le minusvalenze. Con il Calcolatore Moneyviz puoi sapere subito gratuitamente — numeri alla mano — se ti conviene.
Quadro normativo
Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024), art. 1, commi 23-29: disciplina la tassazione ordinaria delle cripto-attività e, ai commi 26-29, introduce l’imposta sostitutiva del 18% per la rideterminazione del costo fiscale delle cripto al 01/01/2025.
Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022), art. 1, commi 126-147: ha introdotto per la prima volta nel nostro ordinamento una disciplina fiscale organica delle criptovalute, inserendo nel TUIR l’art. 67, comma 1, lettera c-sexies).
Aliquote plusvalenze: 26% per il 2025; 33% dal 2026. Dal 1° gennaio 2025 è stata abolita la soglia di esenzione di 2.000 euro.
Perfezionamento: versamento F24 entro 30/11/2025 (unica soluzione o 3 rate con interesse 3% sulle ultime due). La prima rata perfeziona l’opzione.
Dichiarazione: indicazione in Redditi 2026 (periodo d’imposta 2025), nel Quadro RT, Sezione V dedicata alle cripto-attività.
Codice tributo F24: 1717 per il versamento dell’imposta sostitutiva.
Circolare Agenzia delle Entrate n. 30/E del 27 ottobre 2023: fornisce indicazioni operative sul trattamento fiscale delle cripto-attività introdotto dalla Legge di Bilancio 2023, chiarendo che dal 2023 gli scambi tra cripto-attività aventi eguali caratteristiche e funzioni non costituiscono fattispecie fiscalmente rilevante.
Nota: per codici tributo e istruzioni operative fare sempre riferimento all’ultima versione delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Cos’è la rivalutazione al 18%
La Legge di Bilancio 2025 (Legge n. 207/2024) ha reintrodotto la possibilità di rideterminare il costo fiscale delle criptovalute versando un’imposta sostitutiva del 18% sul valore al 01/01/2025. Il pagamento entro il 30 Novembre 2025 perfeziona l’opzione. Il pagamento può avvenire anche in 3 rate annuali con 3% d’interesse sulle ultime due. In questo caso l’adesione si perfeziona con il pagamento entro la scadenza della prima rata.
Dal 2026, l’aliquota sulle plusvalenze salirà al 33% (resta al 26% per gli scambi effettuati nel 2025, ma senza soglia di esenzione), rendendo la rivalutazione uno strumento potenzialmente strategico.
«Poca teoria, molta pratica: usa il calcolatore e guarda subito i tuoi numeri.» — Gabriele Del Mese di Moneyviz
Quando conviene e quando no
Scenario | Conviene | Non conviene |
---|---|---|
Cripto ≥ 3,5× il prezzo medio di carico | ✅ | — |
Dati d’acquisto incompleti o non verificabili | ✅ | — |
Minusvalenze pregresse da compensare | — | ❌ |
Valore attuale inferiore o simile al PMC | — | ❌ |
Nessuna vendita prevista a breve | — | ⚠️ |
Il cosiddetto “numero magico” 3,5 nasce dalla formula k = t / (t − 0,18): con t=26%, k=3,25; con t=33%, k=2,20. Conviene se Valore 01/01/2025 > k × Costo storico.
Ricorda: la rivalutazione non genera minusvalenze. Se rivaluti a 90.000 € e poi vendi a 80.000 €, quella perdita non è utilizzabile
Metodologia & fonti
- Prezzi di riferimento: prezzo di apertura del 01/01/2025 (in alternativa, chiusura del 31/12/2024) per ciascun asset; fonti: exchange primari e aggregatori indipendenti.
- Valuta: calcoli in EUR; lo switch “Mostra in Bitcoin” converte la visualizzazione usando il tasso BTC/EUR impostato.
- Formula soglia:
k = t / (t − 0,18)
; conviene seV > k × C
(con t=26% ⇒ k=3,25; con t=33% ⇒ k≈2,20). - Rate: 3 rate uguali; interesse semplice 3% su 2ª e 3ª rata.
- Verifica professionale: i report dei piani SERVITO e VIP sono revisionati da un esperto in fiscalità cripto.
Esempio rapido
Dati: 1 BTC; PMC 20.000 €; prezzo 01/01/2025: 90.000 € ⇒ V=90.000 €, C=20.000 €.
- Rivalutazione 18%: 16.200 € (18% di 90.000 €).
- Tassazione ordinaria 26%: 26% su (V−C)=26% su 70.000 € ⇒ 18.200 €.
Esito: in questo caso la rivalutazione conviene (16.200 € < 18.200 €) e fissa un nuovo costo fiscale.
Scadenze e modalità operative
- Versamento: entro il 30 novembre 2025 (in unica soluzione o in 3 rate con interessi 3% sulle ultime due).
- Prima rata: perfeziona l’opzione.
- Dichiarazione: indicazione della rivalutazione nel modello Redditi 2026.
Operativamente:
1️⃣ fotografa il valore al 01/01/2025 (prezzo di apertura al 01/01/2025 o chiusura 31/12/2024) da una fonte certa (Moneyviz usa Coinmarketcap prevalentemente)
2️⃣ applica il 18% su quel valore,
3️⃣ effettua il pagamento tramite F24,
4️⃣ conserva la documentazione e allega il tutto in dichiarazione.
Attenzione: calcolare il prezzo di carico può essere molto complesso perché la normativa (Circolare 30/E del 2023) prevede che fino al 31/12/2022 ogni scambio tra criptovalute deve essere fiscalmente rilevante mentre dal 1° gennaio 2023 soltanto gli scambi verso Euro o verso NFT lo sono (ovvero gli scambi “tra cripto aventi eguali caratteristiche e funzioni”)
E’ raccomandato quindi usare un software di rendicontazione crypto come Moneyviz per essere certi di valutare correttamente il proprio costo di carico.
📑 Riferimenti normativi:
Legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025), Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 Art. 1, commi 26-29: rivalutazione onerosa al 18%;
Circolare AdE 30/E (2023).
Come ti aiuta Moneyviz
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Errori da evitare
- Credere che convenga sempre. La convenienza va verificata numericamente.
- Rivalutare solo una parte. Se rivaluti un asset, devi includere tutto il detenuto al 01/01/2025.
- Confondere con una sanatoria. Prima regolarizza RW e dichiarazioni, poi valuta la rivalutazione.
Avvertenze legali
Le informazioni hanno carattere generale e finalità divulgativa. La convenienza dipende dai tuoi dati effettivi (quantità, PMC, minusvalenze, piani di dismissione). Le regole operative (codici tributo, modelli, scadenze) possono essere aggiornate da MEF/Agenzia delle Entrate: verifica sempre le istruzioni vigenti. Questo contenuto non sostituisce consulenza fiscale personalizzata.
Domande frequenti
La rivalutazione può sanare errori passati e dichiarazioni omesse?
No, non è una sanatoria. Serve solo a fissare un nuovo costo fiscale. Prima regolarizza il passato e poi effettua la rivalutazione.Posso rivalutare solo alcuni asset?
Sì, ma per ciascun asset devi considerare tutto il posseduto al 01/01/2025. Ovunque e comunque detenuto.Come documento il valore al 1° gennaio 2025?
Conserva screenshot o estratti con data/ora del prezzo d’apertura (CoinMarketCap, Exchange, ecc.). Documentazione da conservare per 10 anni.Posso recuperare minusvalenze dalla rivalutazione?
No, una vendita sotto il valore rivalutato non produce minusvalenze utilizzabili e compensabili in futuroApprofondisci
Aggiornamenti
- Ultima revisione: 17/10/2025 — Aggiornate scadenze e formula soglia; aggiunto esempio numerico.
- Cadenza revisione: trimestrale o al mutare delle istruzioni AdE.