Il quadro RW è un elemento fondamentale nella dichiarazione dei redditi per chi possiede investimenti e attività di natura finanziarie all’estero per ottemperare all’obbligo di Monitoraggio che nei casi di investimenti che possono produrre redditi imponibili in Italia non prevede alcuna esenzione (ovvero va compilato anche in caso di investimento di 1 solo euro)
La sua corretta compilazione è essenziale per evitare errori che possono portare a sanzioni dovute ai sempre più elaborati controlli automatici dell’Amministrazione Finanziaria.
In questo articolo, esamineremo come compilare correttamente il “valore iniziale” e il “valore finale” nel quadro RW.
Che cosa è il Quadro RW?
Il Quadro RW è una sezione della dichiarazione dei redditi italiana dedicata alla monitoraggio fiscale delle attività finanziarie detenute all’estero.
Nel quadro RW vanno dichiarate le consistenze, ovvero i valori degli investimenti e delle attività finanziarie all’inizio e alla fine di ogni periodo d’imposta. Questi valori sono rispettivamente noti come “Valore iniziale” e “valore finale”.
Come si compila il Valore Iniziale (Colonna 7 Quadro RW)?
Il “valore iniziale” nel Quadro RW rappresenta la consistenza dell’investimento o dell’attività finanziaria all’inizio del periodo d’imposta, ovvero il primo giorno dell’anno fiscale o al primo giorno di detenzione dell’asset (solitamente il primo deposito)
Molti contribuenti hanno inserito nel valore iniziale la somma dei bonifici effettuati per l’acquisto dell’investimento, una pratica derivata dalla semplicità di calcolo in assenza del pagamento dell’IVAFE (Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie all’Estero) e dalla volontà di rappresentare con maggiore chiarezza la propria situazione soprattutto in caso di difficoltà di ricostruire il valore dell’investimento per quanto riguarda le criptoattività.
Moneyviz consente di superare questa difficoltà ricostruendo in maniera fedele i Valori Iniziali e Finali del Quadro RW
Tuttavia, con l’introduzione dell’IVAFE anche dal 1/1/2023 anche per gli investimenti in criptovalute, questa pratica non è più applicabile, richiedendo una valutazione più accurata del valore iniziale dell’investimento. E NON è comunque consigliata visto che sarebbe in contrasto con la Circolare del 23/12/2013 n° 38 dell’Agenzia delle Entrata:
“Nel quadro RW devono essere riportate le consistenze degli investimenti e delle attività valorizzate all’inizio di ciascun periodo d’imposta ovvero al primo giorno di detenzione (di seguito, “valore iniziale”) e al termine dello stesso ovvero al termine del periodo di detenzione nello stesso (di seguito, “valore finale”), nonché il periodo di possesso.”
La C.M. 10/2014 chiarisce che, in presenza di investimenti presenti anche nell’anno solare precedente, per compilare la colonna 7 si usano i cambi del mese di dicembre dell’anno precedente.
Come si compila il Valore Finale (Colonna 8 Quadro RW)?
Il “valore finale”, d’altra parte, rappresenta la consistenza dell’investimento o dell’attività finanziaria alla fine del periodo d’imposta, ovvero l’ultimo giorno dell’anno fiscale o al termine del periodo di detenzione dello stesso (ad esempio se abbiamo disinvestito completamente)
La determinazione del valore finale richiede la valorizzazione di ogni investimento detenuto al 31/12 calcolato moltiplicando le quantità per il valore di mercato al 31/12 utilizzando, se necessario, i cambi ufficiali per la conversione di valute differenti dall’euro.
La Risposta all’interpello 77/2016 ha chiarito che in caso di utilizzo del criterio del costo storico, si deve usare il cambio storico, mentre in caso di utilizzo del valore normale si deve utilizzare un cambio aggiornato.
Questo significa nel caso di investimenti di natura finanziaria utilizzando il valore normale NON si può utilizzare il cambio storico ma si deve utilizzare il cambio al 31/12 (o il cambio medio mensile in alternativa)