Novità nel Modello 730/2025: Dichiarazioni Semplificate per Trading e Cripto-Attività
Le nuove bozze del modello dichiarativo 730/2025 per i redditi 2024 introducono un’importante novità per chi deve dichiarare redditi derivanti da attività di investimento in azioni, etf o cfd in regimen dichiarativo o in cripto-attività.
In continuità con le novità dello scorso anno, che hanno visto l’introduzione del quadro W nel modello 730 come gemello del quadro RW del modello Redditi Persone Fisiche, il nuovo modello 730 è ora pronto ad accogliere i dati relativi alle transazioni riportate nel quadro RT.
L’obiettivo è snellire il processo dichiarativo, evitando duplicazioni e riducendo la necessità di ricorrere a modelli aggiuntivi.
Questa semplificazione si concretizza con l’introduzione del quadro T anche nel 730
Il Nuovo Quadro T: Un Passo Avanti per i Contribuenti
Per i contribuenti attivi nel settore del trading di azioni, cfd, criptoattività e altri strumenti finanziari in regime dichiarativo, il quadro T rappresenta la novità più significativa del modello 730/2025. Questo aggiornamento interessa in particolare i contribuenti che, pur gestendo redditi da lavoro dipendente, erano costretti a utilizzare due modelli dichiarativi per adempiere ai propri obblighi fiscali.
Grazie al “nuovo” quadro T, diventa possibile dichiarare all’interno dello stesso modello tutte le operazioni di compravendita di strumenti di natura finanziaria in regime dichiarativo (come azioni, etf, cfd, derivati, criptoattività) eliminando la necessità di suddividere le informazioni tra diversi modelli.
Negli anni passati, tali informazioni dovevano essere riportate nei quadri del modello Redditi Persone Fisiche, rendendo necessario l’invio di una dichiarazione aggiuntiva, con il rischio di errori e costi aggiuntivi.
Con il “nuovo” quadro T, invece, si possono inserire direttamente nel 730 i dati relativi a plusvalenze e minusvalenze realizzate durante l’anno fiscale, migliorando l’efficienza del processo dichiarativo.
Addio al Modello Redditi Aggiuntivo
Già con la dichiarazione dei redditi 2023, l’inclusione del quadro W nel modello 730, insieme al quadro M, aveva ridotto significativamente la necessità di utilizzare il Modello Redditi Aggiuntivo. Ora, con l’arrivo del quadro T, anche i dati precedentemente gestiti nel quadro RT possono essere inclusi nel modello 730.
In questo modo il Modello Redditi Aggiuntivo diventa praticamente superfluo per i contribuenti che finora erano costretti a utilizzarlo per compilare il quadro RT.
Gestione dei Debiti e Pagamento delle Imposte
Operativamente, è ora possibile riportare tutti i dati reddituali e di possesso relativi a conti esteri e cripto-attività direttamente nel modello 730. Tuttavia, è importante notare che i debiti derivanti dai nuovi quadri T e W – come IVAFE, imposte sulle cripto-attività e plusvalenze – non sono stati inclusi tra quelli in autoliquidazione.
Pertanto, il pagamento di queste imposte dovrà avvenire tramite il Modello F24. Si prevede che, anche quest’anno, eventuali crediti fiscali disponibili debbano essere riservati al pagamento dei debiti relativi a imposte sostitutive.
Cosa Fare in Caso di Errori o Omissioni
L’esclusione dei quadri RT ed RW dalla competenza del Modello Redditi Aggiuntivo implica che, in caso di omissione dei dati relativi nel modello 730, sarà necessario presentare una dichiarazione integrativa. Tale dichiarazione andrà a sovrascrivere quanto già inviato, annullandone il valore dichiarativo.
Di conseguenza, è fondamentale riportare con precisione tutti i dati e le dinamiche finanziarie, soprattutto in caso di crediti richiesti a rimborso, per evitare duplicazioni che potrebbero portare a future contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Conclusioni: Affidarsi a Consulenti Esperti e Software Compliant
L’introduzione del quadro T nel 730 rappresenta un’importante semplificazione per i contribuenti.
Tuttavia, questa semplificazione richiede maggiore attenzione nella compilazione, in particolare per quanto riguarda la gestione delle imposte non liquidate automaticamente e la possibilità di errori in caso di omissioni.
Per questo motivo, è consigliabile affidarsi a consulenti fiscali esperti, in grado di garantire una corretta compilazione e di gestire eventuali criticità.
Inoltre, l’uso di software conformi alla normativa italiana, come MoneyViz, può rappresentare un valido supporto per monitorare le transazioni e automatizzare il processo dichiarativo.
La consulenza di un professionista e strumenti digitali avanzati possono fare la differenza nel prevenire problemi futuri e nel massimizzare i benefici delle nuove disposizioni normative.